Obesità Infantile, Akkermansia muciniphila, GLP-1 e Equilibrio del Microbiota

  • Ali Rıza AkınAli Rıza Akın
  • 11 Giugno 2025

L'obesità infantile è attualmente una delle maggiori minacce alla salute pubblica globale. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 39 milioni di bambini sotto i cinque anni sono in sovrappeso o obesi nel mondo. Questo non rappresenta solo un problema estetico; crea le basi per numerosi problemi di salute gravi come la sindrome metabolica, il diabete di tipo 2, l'ipertensione, la steatosi epatica e la resistenza all'insulina in età precoce. Negli ultimi anni, è emerso un nuovo fattore che offre una prospettiva diversa su questo fenomeno: il microbiota intestinale.

Microbiota e Salute Metabolica: Dove si rompe l'equilibrio?

Il microbiota intestinale è un ecosistema complesso che influisce su numerosi processi metabolici come la raccolta di energia, la lipogenesi, l'infiammazione e la produzione ormonale. Gli studi condotti su bambini obesi hanno mostrato un aumento del rapporto Firmicutes/Bacteroidetes, una riduzione di specie benefiche come Akkermansia muciniphila e una diminuzione generale della diversità microbica.

I componenti del microbiota coinvolti nei processi metabolici non si limitano tuttavia ad Akkermansia. Anche Clostridium butyricum, Bifidobacterium spp. e le strutture prebiotiche come gli oligosaccaridi del latte umano (HMO) rappresentano elementi fondamentali di questa equazione.

Akkermansia muciniphila: un regolatore metabolico che si nutre di muco

Akkermansia muciniphila utilizza in modo controllato lo strato di muco intestinale, promuovendone il rinnovamento in modo sano. Questa interazione rafforza la funzione barriera intestinale, limita l'infiammazione e svolge un ruolo protettivo contro l'endotossiemia metabolica. Studi sull'obesità infantile hanno dimostrato che i livelli di Akkermansia sono ridotti e che questa riduzione è associata al metabolismo del glucosio e alla resistenza all'insulina.

Studi preclinici hanno evidenziato che Akkermansia può aumentare i livelli di GLP-1 (peptide-1 simile al glucagone), sopprimendo così l'appetito, supportando l'omeostasi glicemica e riducendo l'accumulo di grasso.

GLP-1, Akkermansia e Clostridium butyricum: il punto di incontro

L'ormone GLP-1 è un obiettivo importante nella terapia dell'obesità grazie al suo effetto anoressizzante e alla capacità di stimolare la secrezione di insulina da parte del pancreas. Oltre ad Akkermansia, è stato dimostrato che batteri produttori di butirrato come Clostridium butyricum possono supportare indirettamente la secrezione di GLP-1. Il butirrato è un acido grasso a catena corta (SCFA) che funge da fonte energetica per le cellule epiteliali del colon e stimola la secrezione di GLP-1 dall'epitelio intestinale.

In sintesi:

  • Akkermansia: Protegge lo strato mucoso, riduce l'infiammazione, può aumentare il GLP-1.
  • Clostridium butyricum: Produce butirrato, contribuisce all'omeostasi intestinale, può stimolare la produzione di GLP-1.

Questi due ceppi microbici svolgono ruoli complementari, soprattutto nel contesto della salute metabolica e dell'obesità infantile.

HMO (Oligosaccaridi del Latte Umano): programmazione del microbiota nella prima infanzia

Gli oligosaccaridi del latte umano (HMO) sono zuccheri complessi non digeribili presenti nel latte materno e rappresentano una delle fonti prebiotiche più importanti per la formazione del microbiota intestinale del neonato. Sostengono in particolare la crescita delle specie di Bifidobacterium e rafforzano lo strato mucoso, favorendo indirettamente la colonizzazione da parte di Akkermansia.

Studi recenti offrono risultati promettenti secondo cui gli HMO possono ridurre il rischio di obesità e regolare la permeabilità intestinale.

Conclusione: è possibile un approccio all'obesità centrato sul microbiota?
Nella lotta sostenibile contro l'obesità infantile, approcci basati solo su restrizioni caloriche e attività fisica non sono sufficienti. Il microbiota intestinale è una componente biologica che non può essere trascurata. Akkermansia muciniphila, Clostridium butyricum e gli HMO attivi nelle prime fasi della vita possono influenzare positivamente i processi metabolici ripristinando l'equilibrio microbico.

In particolare, Akkermansia muciniphila si distingue per la sua capacità di sostenere i livelli di GLP-1, mentre le specie di Clostridium contribuiscono alla regolazione del metabolismo energetico attraverso l'aumento della produzione di acidi grassi a catena corta.

Pertanto, formulazioni probiotiche contenenti questi batteri e che stimolano l'attività del GLP-1 possono rappresentare un valido supporto complementare contro l'obesità infantile.

I bambini che oggi lottano contro l'obesità possono diventare adulti sani domani – a patto che li facciamo incontrare con le giuste famiglie batteriche.

San Francisco, California, USA
Ali R. AKIN

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